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Gianni Micheli, nato a Milano nel 1936, si è laureato in Filosofia presso l'Università degli Studi di Milano con Mario Dal Pra e Ludovico Geymonat; libero docente di Storia della Scienza nello stesso ateneo dal 1969, vi ha insegnato fino al 2008, prima come professore incaricato, poi come professore associato e infine come ordinario. Si è occupato di scienza greca e rinascimentale, della rivoluzione scientifica, nonché di problemi relativi alla filosofi a e alla metodologia della Storia della Scienza. Fra i suoi lavori più importanti l'edizione del terzo volume degli Annali della Storia d'Italia (1980), dedicato a Scienza e tecnica nella cultura e nella società dal Rinascimento a oggi, e la monografia Alle origini del concetto di macchina (1995). L'inserimento dell'insegnamento di Storia della Scienza all'interno delle facoltà umanistiche, l'affermarsi di un approccio storiografi co diverso da quello dedicato alle singole discipline portato avanti dagli scienziati, il ruolo giocato da Ludovico Geymonat in questo processo di trasformazione della cultura filosofica italiana. Questi sono solo alcuni dei temi che emergono in questa intervista a Gianni Micheli. Compiuti 80 anni, dopo 40 d'insegnamento presso l'Università degli Studi di Milano, Gianni Micheli è sicuramente uno dei testimoni più autorevoli per comprendere le modalità con cui la Storia della Scienza italiana iniziò a cambiare e a svilupparsi dagli anni '60 in poi. Il racconto della sua attività di storico e docente rappresenta il fulcro del presente libro, ma non meno importanti sono i contributi qui ristampati. Editi tra 1967 e 2015, essi mostrano lo sforzo teorico messo in atto da Micheli per individuare una modalità di approccio alla scienza del passato non subordinata a elementi estranei allo stesso sviluppo storico delle discipline scientifiche.